lunedì 18 aprile 2016

Daily Volume Profile 18 apr 2016




NEW YORK (WSI) – Avvio col segno meno a Wall Street su cui pesa il nuovo calo del petrolio (-3,5% il Wti), dovuto al mancato accordo su un congelamento della produzione petrolifera ieri al vertice di Doha (Qatar) tra i Paesi membri e non dell’open.
Il petrolio a maggio al Nymex lascia sul terreno il 3,5% a 38,96 dollari al barile.
L’Arabia Saudita si e’ rifiutata di procedere con quella soluzione volta a stabilizzare i prezzi del barile perche’ vuole che anche l’Iran lo faccia. Ma Teheran aveva gia’ detto di volere riportare i suoi livelli produttivi a quelli precedenti all’imposizione delle sanzioni occidentali (rimosse lo scorso gennaio sulla scia dell’implementazione della storica intesa sul nucleare raggiunta con le principali potenze mondiali la scorsa estate).
Intanto prosegue la stagione delle trimestrali: Morgan Stanley ha pubblicato conti superiori alle stime continuando il trend incoraggiante delle banche (la settimana scorsa JP Morgan, Bank of America e Citigroup avevano superato le attese). Alla fine della seduta Ibm e Netflix pubblicheranno i conti.
Pur sopra le previsioni, l’utile trimestrale di Morgan Stanley è sceso del 54,4% nel primo quarto dell’anno. I ricavi, tuttavia, hanno deluso le aspettative. La banca ha citato le incertezze di mercato e le condizioni economiche avverse, che continuano a pesare sull’attività degli investitori. In un modo simile è andata a Pepsi, i cui utili trimestrali hanno fatto meglio delle stime, mentre il fatturato ha deluso.
Guardando ai numeri comunicati dalla banca Usa, i profitti netti sono stati pari a 1,1 miliardi di dollari, equivalenti a 55 centesimi per azione di Eps e in calo dai 2,4 miliardi dell’anno precedente. Il fatturato è sceso a 7,8 miliardi da 9,9 miliardi. Il consensus degli analisti di FactSet era per un risultato di 46 centesimi per azione per quanto riguarda l’utile e di 7,9 miliardi sul versante del fatturato. I ricavi da investimenti sono stati la vera delusione: sono infatti sesi a 3 milioni di dollari da 112 milioni.
Gli investitori restano concentrati anche sulla politica monetaria a livello globale: giovedi’ la Banca centrale europea si riunira’ e il governatore Mario Draghi spieghera’ poi in conferenza stampa le decisioni dell’istituto, che dovrebbe ribadire l’impegno a fare il necessario per garantire la stabilita’ dei prezzi; il 26 e 27 aprile si riunira’ la Federal Reserve, che dovrebbe lasciare invariato il costo del denaro; il 27 e 28 aprile sara’ la volta della Bank of Japan, che potrebbe agire nel caso in cui la corsa dello yen faccia deragliare i suoi sforzi per contrastare la deflazione.
Nel frattempo le prospettive per le imprese di vendite al dettaglio e i negozi sono poco rosee. La catena di abbigliamento Perry Ellis ha lanciato un avvertimento sugli utili, mentre gli analisti avvertono gli investitori sui gruppi che dipendono troppo dalle vendite nei centri commerciali. Gli adolescenti e i più giovani preferiscono trascorrere tempo sul proprio portatile piuttosto che a fare shopping e prediligono pertanto le piattaforme di acquisto online.

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